L’origine come costante cultura antica del vino si fa strada in nuovi concetti abitativi.

Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Queste due domande ci accompagnano costantemente nel nostro viaggio. Il fattore decisivo è che da dove veniamo aiuta a determinare il percorso che scegliamo di seguire. Tutto è collegato. Per apprezzare le storie sui luoghi, le cose e le persone, tutto ciò che ci circonda si risveglia e prende vita. È proprio così che è andata con il decorativo Noa, che SURTECO ha raccontato a Milano al Fuorisalone in occasione di una vivace mostra.

 

Le origini
Un’ispirazione

Un antico torchio da vino ci accoglie nell’area d’ingresso della mostra, circondato da vecchi muri di mattoni e alla luce di un’enorme lampada industriale. Le macchie scure di colorazione sul legno raccontano la storia delle molte mani laboriose che hanno lasciato il loro sudore sul torchio lavorando per trasformare migliaia di uve in vino prezioso.

Le travi superiori di questo torchio molto antico, le assi di quercia, hanno dato origine a un nuovo decorativo: Noa. Il nome di questo decorativo è un’allusione alla leggenda di Noè. Secondo questa leggenda, Noè corse a terra ai piedi del Monte Ararat nelle terre di confine tra Turchia e Armenia. Lì, sulle pendici del monte, Noè piantò le prime viti e si godette il succo dell’uva. A migliaia di anni di distanza, qui a Milano - seguiamo il suo esempio e ci godiamo il mondo dell’uva.

Il percorso
Uno sviluppo

Passiamo davanti al torchio per il vino nell’interno dello spazio espositivo e guardiamo con stupore le strisce giganti di carta che pendono liberamente dal soffitto. Sulla carta si vedono immagini della coltivazione del vino: uva succosa, un viticoltore, pendici della montagna di un colore verde scuro ricoperte di viti. La viticoltura è un mestiere artigianale, tocca la natura, fa parte della storia umana ed è un’esperienza unica e piacevole. 

Tutte le storie sul vino sono sfociate in un nuovo decorativo con un carattere unico: l’impronta della quercia è caratterizzata da fessure, segni di usura e un aspetto appena segato, oltre che dagli agenti atmosferici e da una patina di autentiche macchie di vino. La storia della coltivazione del vino è stata trasposta nel decorativo, dove la storia continua. E continuiamo ad addentrarci nella mostra.

Il nuovo
Una costante

Avendo tracciato un sentiero attraverso il mondo di Noè, l’arredamento viene portato nello spazio. Un bar, ricoperto dal decorativo Noa dalla superficie fino a ogni singolo bordo, ti accoglie per un bicchiere di vino. Gli ospiti chiacchierano allegramente. Si sentono parole italiane che si mescolano a conversazioni in inglese, francese, giapponese e tedesco.

Mettiamo la mano sul decorativo. La novità ci commuove, perché è scaturita da qualcosa di molto familiare. La nostra stessa storia, le nostre radici. A prescindere da dove veniamo e da dove ci troviamo, comprendiamo. Dunque, alla nostra! Prost! Salute! Cheers! 乾杯! Santé!

 

Maggiori informazioni sulle storie dietro ai nostri decorativisono disponibili nella nostre storie di design.